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Nell'intera opera di Svevo - scrisse Sandro Briosi - ogni pagina «è un invito irresistibile alla interpretazione». Ciò vale particolarmente per "La coscienza di Zeno", uno dei grandi classici del Novecento europeo. Il commento che qui si presenta, ritrovato fra le carte del grande critico e teorico della letteratura, corrisponde magistralmente a quell'«invito irresistibile», proponendo una lettura ravvicinata e innovativa del terzo romanzo dell'autore triestino e intessendo, nota dopo nota, un'interpretazione che rivela, nel testo, significati sorprendenti e non di rado ignoti alla vulgata critico-storiografica sulla maggiore opera sveviana. L'annotazione di Briosi - preceduta da un illuminante saggio introduttivo - rappresenta un capitolo significativo, benché differito, nella storia della ricezione critica del capolavoro di Svevo e costituisce, per la sua spiccata valenza "dialogica" e l'approccio intensamente problematizzante, un valido strumento per chiunque voglia rileggere La coscienza di Zeno, viatico tuttora prezioso per comprendere la nostra condizione storico-esistenziale.